Up Monte Zucco (1232 m) ad anello in solitaria sui sentieri di casa (Zogno-300 m) 18nov’20) Slideshow

Monte Zucco (1232 m) in solitaria da casa-Zogno (300 m) ad anello su sentieri zognesi sopra casa CAI-505 in prevalente salita e CAI-505B in discesa il 18 nov.2020

Percorso: Salita: Zogno-casa (300 m) > Campelmè (345 m) > Sent. CAI-505 > Padronecco (545 m) > Pernice (727 m) > Sonzogno (1018 m) > Monte Zucco (1232 m) Discesa: Sent. CAI-505> Rif. G.E.S.P. ai Foppi (1150 m) > S. Antonio Abbandonato (897 m) > Sent. CAI 505A-B > Zergnone (852 m) > Sent.CAI 505B > Colle (800 m) > Cassarielli (700 m) > Carubbo (600) > Sottocorna-Bar Torino-Zogno (300 m) >Casa (300 m)

Dislivello: 1032 m
Distanza: 15 km
Difficoltà: Escursionistica
Tempi: in salita (Zogno-Zucco) ore 2.40, in discesa (Zucco-S. Antonio Abb.-Zogno) 2,30 ore per complessive 5.10 ore

Per la serie ‘Escursioni partendo da casa’, riecco in una nuova versione l’anello del Monte Zucco partendo da casa in solitaria e su sentieri del territorio comunale di Zogno (sentito il comandante della Polizia Locale in merito alle limitazioni Covid). Sullo Zucco son salito più volte partendo comodamente da S. Antonio Abbandonato, oppure, impegnativamente partendo da San Pellegrino Terme salendo dalla tosta direttissima. Stavolta, per la seconda volta, parto da casa, 300 m. di quota per salire ai 1232 del Monte Zucco. Quindi, zaino in spalla, la mattina del 18 novembre 2020, col cielo sereno invitante, partito da casa, salito alla Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, all’inizio di Campelmè (per chi arriva a Zogno in auto, consigliato il parcheggio dell’auto nel capiente parcheggio accanto al cimitero) imbocco il primo avvio del sent. CAI 505 con indicazioni per il Monte Zucco di due ore e mezza di cammino (il secondo avvio si trova a circa un centinaio di metri dopo il parcheggio sempre in via Campelmé). Dopo breve salita, attraversata la strada, seguo il sentiero-mulattiera sulla destra che sale tra le case e poi nel bosco. Il tracciato del 505 segue l'antica mulattiera che collegava il paese con la contrada Pernice. Risalgo la mulattiera in direzione NE e, dopo circa 15', superata una santella in località Cornelle, poco più avanti, in prossimità della strada asfaltata, posso godere di una bella vista su gran parte del paese di Zogno, sul fiume Brembo, e verso le frazioni di Romacolo, Endenna, Grumello e verso il Canto Alto. Dopo pochi minuti di cammino su stradetta asfaltata raggiungo la contrada Padronecco (545 m), situata su un verde balcone prativo, dove regna la quiete lontano dal caos del fondovalle. Questa contrada ha dato i natali a Don Giovanni Antonio Rubbi, conosciuto con l’appellativo “Preòst Sant”; sulla facciata della casa natia è stata posta una targa commemorativa che ricorda questo illustre personaggio storico. Seguendo le chiare indicazioni poste dal CAI di Zogno , raggiungo, passando da una santella nel bosco, la contrada Pernice (727 m) con i suoi angoli pittoreschi. Il tratto di percorso che segue non ha più le caratteristiche della mulattiera bensì quelle di un sentiero. Proseguendo il sentiero si addentra in una zona ancora selvaggia, denominata “La Mughera” (per la presenza di pini mughi anche ad alto fusto), dove, in alcuni punti, si apre la vista sulla conca di Zogno. Dopo aver percorso in decisa salita il sentiero della ‘Mughera’ e dopo aver camminato per circa più di un'ora e mezza, giungo alle case di Sonzogno (1018 m), raggruppate attorno ad una importante croce, al centro di un’area prativa, dove incontro un abitante col suo cagnolino. Dopo breve sosta, ripreso il cammino, risalito il sentiero sul magro pascolo con macchie di ginepro, percorro poi un tratto di sentiero rilassante in un bosco di faggi per giungere nei pressi del Rifugio Monte Zucco (GESP) in località Foppi (1150 m). Proseguo in direzione del Monte Zucco attraversando una radura prativa con cascina per poi risalire in decisa salita fino alla vetta del Monte Zucco (1232 m) dove sorge una croce di ferro di circa venti metri, progettata dall’arch.Alberto Fumagalli, realizzata con molta abilità dai Soci del G.E.S.P., utilizzando pezzi di traliccio elettrico. Accanto alla croce è stata costruita, sempre dai Soci del GESP, una cappella in cemento con vetri di Murano a ricordo dei Sacerdoti di S. Pellegrino, mons. Lorenzo Dossi e don Giuseppe Falconi. Il cielo si mantiene limpido e posso godere uno splendido panorama di vetta sulla sottostante, a picco, S. Pellegrino Terme e verso S. Giovanni Bianco, la media Valle Brembana e verso le Orobie . Consumato il pranzetto di vetta e dopo un po’ di relax, disceso al Rifugio GESP ai Foppi, sul 505 proseguo per S. Antonio Abbandonato (897 m) passando accanto ad una caratteristica santella della Madonna di Caravaggio posta sotto un grande ippocastano..Terminato qui il sent. 505, imbocco il ben segnalato sent. CAI 505A-B, che discende inizialmente, più mulattiera che sentiero, contenuto ai lati da muri a secco alla frazione di Zergnone (852 m). Qui, mentre il 505A prosegue a sx, io stavolta seguo a dx il 505B. Disceso in località Colle (800 m) proseguo verso Cassarielli (700 m), percorrendo per un tratto la strada asfaltata in discesa fino ad una santella con Madonna e Santi posta ad una curva, dove il 505B ridiviene mulattiera sentiero. Il sentiero discende nel bosco di prevalenti carpini neri per poi, all’altezza della contrada di Carubbo (600 m) attraversare radure di prati, tenuti con cura, dove spiccano i ‘pimpoi’. Attraversata la Valle di Carubbo, arrivo poco dopo ad un rustico ed ad una santella votiva in località Conella di Carubbo. Sul fianco della montagna abbastanza visibile la Corna Rossa, una sinclinale/anticlinale con inconfondibile forma a "W", “monumento” della natura (formazione rocciosa denominata Calcare di Zu) che, per la sua particolarità, è riportata sui più importanti testi di geologia. I luoghi intorno alla Corna Rossao hanno sempre suscitato un particolare interesse e fascino anche per la scoperta di una serie di grotticelle sepolcrali del periodo mesolitico e neolitico. Da Carubbo il 505B, divenuto sentiero, discende in Foppa Alta per poi concludersi all’abitato di Zogno in zona ‘Bar Torino’ sul provinciale. Concluso il secondo anello del Monte Zucco da casa in versione diversa dalla prima specie per il sentiero di discesa, rientro a casa contento mentre si accendono in paese le prime luci della sera,


01 In alto a dx brilla la croce del Monte Zucco, ok, domani ci salgo
02 Eccomi il giorno dopo alla croce di vetta del Monte Zucco (1232 m)
03 Immagine tracciato GPS-Zucco da Zogno-18nov20-1-
04 Immagine tracciato GPS-Zucco da Zogno-18nov20-2-
05 Tracciato a mano libera dell'anello al Monte Zucco da Zogno
06 Partenza dal piazzale della stazione di Zogno (300 m)
07 Risalgo la gradinata che mi porta in centro paese, in Piazza Garibaldi
08 Risalgo una seconda gradinata che mi porta sul sagrato della Chiessa di S. Lorenzo
09 Attraverso il sagrato mentre sorge il sole...
10 Dal sagrato salgo e oltrepasso il cimitero....
11 Di fronte al cimitero sulla sx parte il sentiero 505 per il Monte Zucco...due ore e mezza di cammino
12 Subito In decisa salita...
13 Attraversata la strada, continuo sul percorso 505 segnalato da bolli bianco-rossi
14 Vista panoramica su Zogno mentre sorge il sole ad illuminare la valle
15 Sul sent. 505 nel bosco
16 Passaggio ad una prima santella
17 Uscito su stradetta asfaltata proseguo per Padronecco
18 Sui prati di Padronecco (545 m) con vista sul versante di salita per lo Zucco
19 Margherita novembrina si gode il sole autunnale
20 Il piccolo borgo di Padronecco (545 m)
21 Il piccolo borgo di Padronecco (545 m)
22 Da Padronecco vista verso i monti di val Brembana e Serina
23 Santella proseguendo sul sent. 505 per la Pernice
24 Santella con Madonnina sul sent. 505 per la Pernice
25 Si cammina su tappeto di foglie
26 Il piccolo borgo della Pernice (727 m)
27 Il sent. 505 continua in decisa salita per boschi e per prati vestiti d'autunno
28 Il sent. 505 continua in decisa salita per boschi e per prati vestiti d'autunno
29 Il sent. 505 continua in decisa salita per boschi e per prati vestiti d'autunno
30 Il sent. 505 ora attraversa la 'Mughera' versante montuoso carico di pini mughi
31 Dopo la 'Mughera' bosco di carpini neri
32 Dopo la 'Mughera' bosco di carpini neri
33 Sguardo controsole sull'abitato di Zogno
34 Alla bella radura prativa di Sonzogno (1018 m)
35 Alla bella radura prativa di Sonzogno (1018 m)
36 Alla bella radura prativa di Sonzogno (1018 m) anche una bella croce
37 Per proseguire 'alzare' il cancelletto del recinto animali
38 Rada vegetazione di prevalenti  piante di ginepro
39 Rada vegetazione di prevalenti  piante di ginepro cariche di bacche
40 Rientro nel bosco annunciato da belle betulle al cancelletto
41 Dal cancelletto vista verso il Canto Alto
42 Dopo la macchia di ginepri e di betulle ecco una rigogliosa faggeta
43 Il sent. 505 esce poco sotto il Rif. Monte Zucco in un'ampia conca prativa con vista sul Monte Zucco
44 Antica cascina ben riattata ad abitazione di montagna
45 In decisa salita con faggi secolari per il Monte Zucco
46 In decisa salita tra carpini neri  per il Monte Zucco
47 In decisa salita tra carpini neri  per il Monte Zucco
48 Alla  alta roce di vetta del Monte Zucco (1232 m)
49 Alla  croce di vetta  del Monte Zucco (1232 m)
50 Vista panoramica dal Monte Zucco sulle prealpi della Val Brembana
51 Dalla vetta del Monte Zucco vista sulla valle con S. Pellegrino Terme e sui monti circostanti
52 Zoom sul centro di S. Pellegrino Terme
53 Maxi zoom sul Grand Hotel di S. Pellegrino Terme
54 Maxi zoom sul complesso del Casino di S. Pellegrino Terme
55 Zoom su S. Giovanni Bianco
56 Zoom verso da sx Menna-Monte Gioco-Pizzo Arera
57 Zoom verso il Monte Alben e Suchello anticipati dalla costiera del Monte Rabbioso in primo piano
58 Dal Monte Zucco sceso al Rifugio (1150 m) G.E.S.P.
59 Dal Monte Zucco sceso al Rifugio (1150 m) G.E.S.P.
60 Dal Monte Zucco sceso al Rifugio (1150 m) G.E.S.P ai 'Foppi' di Zogno.
61 Sul sent. 505 oltre i 'Foppi' per scendere a S. Antonio Abbandonato
62 Bella casetta con accanto alti faggi secolari
63 Al bivio non seguo stavolta la variante alta di dx, ma scendo per la normale di sx
64 Colori autunnali alla 'santella' della Madonna di Caravaggio nel prato sotto un ippocastano
65 Colori autunnali alla 'santella' della Madonna di Caravaggio nel prato sotto un ippocastano
66 Il sent 505 passa accanto alla cascina per poi scendere nel bosco
67 Faggi tagliati e ben sistemati
68 Dopo la faggeta il carpineto
69 Il sent. 505 normale e la variante alta si riuniscono
70 A S. Antonio Abbandonato (987 m) terminato il 505, prendo il 505 A-B
71 Da S. Antonio Abbandonato (987 m) vista panoramica verso la Val Brembilla e il Resegone
72 A S. Antonio Abbandonato (987 m) terminato il 505, prendo il 505 A-B
73 Il 505A-B scende ben acciottolato tra muri di pietre a secco
74 Il 505A-B scende ben acciottolato tra muri di pietre a secco
75 Il 505A-B scende ben acciottolato tra muri di pietre a secco
76 Il 505A-B scende ben acciottolato tra muri di pietre a secco
77 Il 505A-B scende ben acciottolato tra muri i pietre a secco
78 Il 505A-B scende fino a Zergnone (852 m)
79 A Zergnone (852 m) il sent. 505A prosegue a sx, mentre il 505 B scende dritto verso Cassarielli
80 Da Zergnone (852 m) il sent. 505 B scende al Colle  per proseguire verso Cassarielli (800 m) con vista in Canto Alto
81 Da Zergnone (852 m) il sent. 505 B scende al Colle (800 m) per proseguire verso Cassarielli (700 m) con vista in Canto Alto
82 Scesa questa scaletta il sentiero 505B prosegue a sx su strada asfaltata per buon tratto
83 Scesa la scaletta il sentiero 505B prosegue a sx su strada asfaltata per buon tratto
84 Il sentiero 505B in zona Cassarielli prosegue a sx su strada asfaltata per buon tratto
85 Ad una curva della strada a questa santella il 505B ridiviene sentiero vero e proprio
86 Madonna e Santi nella santella
87 Il 505B ridiviene sentiero vero e proprio
88 I primi ellebori in bocciolo
89 Passaggio ad un'altra santella
90 Passaggio ad un'altra santella
91 Nei pressi di Carubbo dal bosco su ponticello si passa nei prati
92 Il ruscello scende in pozze e cascatelle
93 Nei prati di Carubbo  tenuti con cura, spiccano i 'pimpoi', caratteristiche formazioni rocciose isolate
94 Nei prati di Carubbo  tenuti con cura, spiccano i 'pimpoi', caratteristiche formazioni rocciose isolate
95 Al termine della discesa del sent. 505B ultima santella
96 Madonna con Bambino
97 Il sent. 505B termina all'altezza del 'Bar Torino' sulla provinciale poco distante dal centro di Zogno
98 Risalgo in via Cavour nel centro storico di Zogno
99 Discendo la gradinata per rientrare a casa
100 Al piazzale della stazione alla partenza sorgeva il sole, al rientro si accendono le luci

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